La Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale (CERS) “Solare Lodigiana” è una Fondazione di Partecipazione promossa da Comune e Provincia di Lodi insieme ad altri Comuni del lodigiano a ad Enti del Terzo Settore.
L’obiettivo della Fondazione è la promozione e diffusione delle energie rinnovabili, del risparmio energetico e dell’efficienza energetica.
La Fondazione promuove la condivisione di energia elettrica rinnovabile tra i suoi partecipanti. L'energia prodotta con pannelli fotovoltaici o altre fonti rinnovabili (mini-idroelettrici, biogas, ...) viene virtualmente condivisa tra i partecipanti usando le linee elettriche e i contatori di cui sono già dotate le nostre utenze, senza alcuna modifica di linea o contratto di fornitura. Sull'energia condivisa la Comunità Energetica riceve un incentivo dal GSE che viene messo a disposizione del Fondo Sociale della CERS o distributo tra i suoi membri.
Alla Fondazione possono aderire tutti i cittadini, le piccole e medie imprese, gli enti territoriali e le autorità locali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale. Per aderire alla CERS bisogna essere intestatari di una fornitura di energia elettrica e quindi di un POD, il codice alfanumerico che identifica il contatore.
Alla Fondazione non possono aderire le Grandi Imprese e le imprese di produzione e commercio di energia elettrica (ATECO 35.11.00 e 35.14.00).
No, la legge permette ai membri produttori e consumatori delle Comunità Energetiche di condividere “virtualmente” l’elettricità e riconosce alla CERS un incentivo per ogni kW (Chilowatt) elettrico “scambiato”.
I partecipanti della CER mantengono i loro diritti di clienti finali, compreso quello della scelta del fornitore di energia elettrica.
Sì, ma solo se l'impianto è entrato in esercizio dopo la costituzione della CERS (31 gennaio 2025) e se non beneficia di altri incentivi sulla produzione di energia (Scambio sul Posto).
Non è infatti possibile mantenere attivo un contratto di Scambio sul Posto, in quanto è alternativo al meccanismo di incentivi correlati all'energia condivisa.
La comunità energetica Solare Lodigiana per statuto si definisce una CERS (Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale), impegnandosi alla costituzione di un "fondo solidale" destinato alla lotta alla povertà energetica nel territorio, come verrà stabilità dai regolamenti.
La responsabilità dei Partecipanti e dei Fondatori è limitata all’importo conferito all'ingresso nella Fondazione.
La tariffa incentivante viene erogata dal GSE (Gestore Servizi Elettrici) alla Comunità Energetica che si occupa di distribuirla tra i suoi membri in accordo allo Statuto ed ai Regolamenti in vigore.
No, gli impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili e le singole utenze di consumo di clienti finali possono appartenere ad una sola CER. È possibile, tuttavia che uno stesso soggetto possa appartenere a due diverse CER con distinte utenze di consumo o impianti di produzione nella propria titolarità, quindi con più POD.
Sul sito del GSE è presente la mappa interattiva delle cabine primarie presenti sul territorio nazionale.
Attraverso la mappa è possibile:
È possibile consultare la mappa alla seguente pagina, con link:
<a href="URL_della_pagina" target="_blank"> https://www.gse.it/servizi-per-te/autoconsumo/gruppi-di-autoconsumatori-...
Per "energia da fonti rinnovabili" o "energia rinnovabile" si intende l'energia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare, termico e fotovoltaico, e geotermica, energia dell'ambiente, energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina, energia idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione (Art. 2, Dlgs n.199 del 2001). Per gli impianti a biogas e biomasse ci sono delle indicazioni specifiche nell'allegato 3 del Decreto CER (DM 414 del 7 dicembre 2023)
Sono ammessi in tali configurazioni gli impianti che producono incidentalmente energia elettrica mediante combustione di fonti non rinnovabili (ad es. per la fase di avviamento dei motori), per i quali la quota di energia elettrica prodotta ascrivibile alle fonti di energia diverse da quella rinnovabile sia annualmente inferiore al 5%.
Gli impianti di produzione ibridi, inclusi gli impianti alimentati a rifiuti, non possono far parte delle configurazioni.
Per tutte le CER sono previsti incentivi sull’energia autoconsumata sotto due diverse forme:
Infine, per le sole CER i cui impianti di produzione sono ubicati in Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, è previsto un contributo in conto capitale, pari al 40% del costo dell’investimento, a valere sulle risorse del PNRR (si rimanda al punto "A quanto ammonta il contributo PNRR?")
Il contributo in conto capitale del PNRR è pari al 40% delle spese sostenute per la realizzazione di impianti FER, nei limiti delle spese ammissibili e dei seguenti costi di investimento massimi in funzione della taglia di potenza:
L’imposta sul valore aggiunto (IVA) non è ammissibile alle agevolazioni, salvo il caso in cui non sia recuperabile ai sensi della legislazione sull'IVA.
Il soggetto beneficiario del contributo PNRR è una persona fisica o giuridica che sostiene l’investimento per la realizzazione dell’impianto di produzione a fonte rinnovabile di potenza fino a 1 MW, ubicato in Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e inserito in CER o in configurazioni di autoconsumo collettivo.
Il soggetto beneficiario potrà presentare la richiesta di accesso al contributo PNRR entro il 30 novembre 2025, utilizzando il Portale informatico messo a disposizione dal medesimo GSE.
È necessario preliminarmente registrarsi al Portale attraverso il link disponibile all’indirizzo internet: https://areaclienti.gse.it.
Sono ammissibili le seguenti spese:
Le ultime quattro voci di spesa di cui sopra sono finanziabili in misura non superiore al 10% dell'importo ammesso a finanziamento.
No, non sono considerate come spese ammissibili ai fini del contributo PNRR le spese relative a beni oggetto di un contratto di leasing finanziario.
No. La tariffa incentivante non si applica all'energia elettrica che è stata prodotta da impianti fotovoltaici che hanno avuto accesso al Superbonus. Per tali impianti resta comunque il diritto di ottenere il contributo ARERA per la valorizzazione dell’energia elettrica autoconsumata.
Sì. È invece possibile ottenere la tariffa incentivante nel caso si sia fruito delle detrazioni fiscali al 50% per ristrutturazioni edilizie (previste dall'articolo 16-bis, comma 1, lettera h), del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917). Tali impianti però non possono accedere ad altri contributi in conto capitale, compreso quello previsto dal PNRR.
Il Decreto CACER prevede che le configurazioni assicurino mediante esplicita previsione statutaria, pattuizione privatistica, o dichiarazione sostitutiva di atto notorio, che l’eventuale importo della tariffa premio eccedentario, rispetto a quello determinato in applicazione del valore soglia dell’energia oggetto di incentivazione (55% nei casi di accesso alla sola tariffa premio e 45% nei casi di cumulo della tariffa premio con un contributo in conto capitale), sia destinato ai soli consumatori diversi dalle imprese e\o utilizzato per finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti per la condivisione.
La data di decorrenza del servizio per il singolo impianto nel caso in cui l’impianto sia entrato in esercizio prima dell’entrata in vigore del Decreto CACER coincide:
Nel caso di impianti entrati in esercizio a decorrere dalla data di entrata in vigore del Decreto CACER coincide:
Nel caso di impianti che beneficiano dello Scambio sul Posto, l’inserimento dell’impianto nella configurazione e quindi la decorrenza del servizio in riferimento a tale impianto potrà comunque avvenire solo a partire da una data successiva a quella di chiusura della convenzione di Scambio sul Posto.
È ammessa la facoltà di recesso in ogni momento, da comunicare tramite PEC o altro mezzo avente valore equipollente.
Nel caso della nostra CER, i costi verranno coperti con quota parte dell'incentivo.
I dati relativi ai POD facenti parte della comunità energetica sono monitorati tramite contatori tradizionali controllati dal gestore della rete, il quale è poi tenuto ad inviare regolarmente i dati al GSE. Il GSE li mette poi a disposizione della comunità tramite il portale del servizio CACER.
FONDATORI PROMOTORI
CABINE PRIMARIE
POTENZA da FONTI RINNOVABILI